Didattica | Comunicato stampa 50 Anniversario Stanford Prison Experiment del prof. Zimbardo
Omaggio ai Cinquant’anni dello STANFORD PRISON EXPERIMENT del prof. Phil Zimbardo
Omaggio ai Cinquant’anni dello STANFORD PRISON EXPERIMENT del prof. Phil Zimbardo
Il 15 agosto del 1971 un brillante professore di psicologia dell’Università di Stanford, Philip Zimbardo, cerca di comprendere in che modo e fino a che punto i “fattori situazionali” possono condizionare il comportamento di persone senza alcuna particolare inclinazione alla violenza, tanto da indurle, in particolari condizioni, a compiere azioni “cattive” ed inimmaginabili persino per loro. L’esperimento – che prenderà il nome di “The Stanford Prison Experiment” – nasce dal da una domanda sulla natura umana che Zimbardo definisce “fondamentale”. “Cosa spinge le persone ad essere cattive?”
Zimbardo ricreò presso l’Università di Stanford, una vera e propria prigione, coinvolgendo studenti senza nessuna inclinazione alla violenza. Nessuno avrebbe potuto immaginare i risultati che sarebbero emersi e che proprio quella ricerca avrebbe cambiato il modo di percepire noi stessi rispetto alla violenza ed al potere dei fattori situazionali. Da quel momento nessuno studioso che tratti temi legati alla natura umana ed ai comportamenti che possono scaturire dalle situazioni ha potuto tralasciare lo straordinario contributo di Zimbardo alle scienze umane e sociali, tanto da ispirare 7 film nel corso di questi cinquant’anni.
L’Università di Salerno, come altre, tra le più importanti Università nel mondo, rende omaggio ai 50 anni dello The Stanford Prison Experiment e si onora di avere una proficua e costante collaborazione con il prof. Philip Zimbardo nell’ambito della nuova laurea magistrale in “Psicologia di comunità per i contesti formativi, per il benessere e lo sport” e nell’ambito dell’Osservatorio sulla Promozione del benessere.
Pubblicato il 24 Agosto 2021